Si prende dello zafferano che si fa macerare nell' alcool, in maggiore o minore quantità a seconda che si vuole un giallo chiaro oppure intenso, si può ancora giovare della radice di curcuma.
Si riduce la cocciniglia e l'allume in polvere finissima si fa bollire nell'acqua e vi si sovraffonde. Si può fare più o meno rosso mettendovi più o meno acqua o cocciniglia.
La cuciniera maestra. Metodo facile per cucinare
Si riduce la cocciniglia e l'allume in polvere finissima si fa bollire nell'acqua e vi si sovraffonde. Si può fare più o meno rosso mettendovi più o
Dal capo morto delle due infusioni si può trarne profitto infondendole di nuovo in spirito di vino aggiungendovi Caleandri e Canella regina o Menta peperita o Arancio e così fare un altro rosolio che si darà il nome dell'aroma che più si sente e vi primeggia.
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Dal capo morto delle due infusioni si può trarne profitto infondendole di nuovo in spirito di vino aggiungendovi Caleandri e Canella regina o Menta
Si prende mezz'oncia (grammi 15) di Vaniglia fina tagliata in pezzetti finissimi e poi pestati insieme ad un poco di zucchero per facilitare la polverizzazione che è molto difficile. Si fonde separatamente dalle altre sostanze che si dirà in appresso in Chilog. 1.440 di spirito di vino a gradi 32 e si lascia almeno 20 giorni in infusione, agitandola però ogni giorno almeno due volte. Nel tempo stesso si mette in infusione una mezz'oncia (grammi 14) di canella regina polverizzata, un mezzo ottavo (grammi 3) di garofani pure polvegizzati e, due ottavi (grammi G) di caleandri amaccati in grammi 662 di spirito di vino fino, pel tempo stesso dell'infuso di Vaniglia ed agitando egualmente due volte al giorno la bottiglia Dopo i 20 giorni si filtrano le infusioni per carta e si uniscono in un sol recipiente ben chiuso. Intanto si riduce in sciroppo Chig. 4 225 di Zucchero bianco e si riduce mediante cottura alla densità conveniente, allora vi si getta mezz'oncia di Cocciniglia morellina con un poco d'allume, dopo pochi minuti si passa il sciroppo per panno di lana e che si può passare anche una seconda volta, perchè sia chiarissimo, raffreddato che sia il sciroppo si unisce alle infusioni spiritose, aggiungendovi grammi 448 d'acqua distillata di Rose, badando che abbia grato odore, si conserva per qualche giorno in recipiente grande, per poterlo agitare onde bene s'incorpori. Se il liquore fosse troppo denso o troppo spiritoso, vi si unisce un poco d'acqua.
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sciroppo per panno di lana e che si può passare anche una seconda volta, perchè sia chiarissimo, raffreddato che sia il sciroppo si unisce alle
Prendete queste droghe soppestatele e tritatele per bene indi mettetele in un sacchetto il quale introdurrete pel foro del cocchiume entro la botticella contenente il vino. Vi si può aggiungere nel sacchetto qualche pietruzza ben pulita per obbligarlo a stare immerso entro al vino ovo deve rimanere appeso ad una cordicella fino a che il vino non sia abbastanza aromatizzato.
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botticella contenente il vino. Vi si può aggiungere nel sacchetto qualche pietruzza ben pulita per obbligarlo a stare immerso entro al vino ovo deve rimanere
Si può rendere alle noci la loro freschezza scavando in terra un buco della profondità di 50 centimetri, e ponendovi sul fondo le noci avviluppate in un pannolino. Toglietele 24 ore dopo e le troverete quasi altrettanto buone come le noci fresche.
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Si può rendere alle noci la loro freschezza scavando in terra un buco della profondità di 50 centimetri, e ponendovi sul fondo le noci avviluppate in
Si dispongono per terra in un granaio in modo che le radici di una fila tocchino alle foglie dell'altra. Ci si getti sopra un po'di terra, e se minaccia di gelare si ricoprono con paglia. Si può anche appenderli al soffitto in un locale ove s'è certi che non gela.
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minaccia di gelare si ricoprono con paglia. Si può anche appenderli al soffitto in un locale ove s'è certi che non gela.
Quattro chiare d'ovo bastano per chiarificare 250 litri di vino. Si comincia dal togliere due o tre bottiglie di vino dalla botte, indi si sbattono le chiare d'ovo con una mezza bottiglia di quel vino. Si versa il tutto nella botte e si agita fortemente con un bastoncino, indi si dà la piena con il resto del vino levato. Otto giorni dopo si può mettere in bottiglie.
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resto del vino levato. Otto giorni dopo si può mettere in bottiglie.
L'acqua torbida ed impura può venire purificata mediante l'addizione di un po'di solfato d'allumina, nella porporzione di 10 grammi per ogni secchio d'acqua.
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L'acqua torbida ed impura può venire purificata mediante l'addizione di un po'di solfato d'allumina, nella porporzione di 10 grammi per ogni secchio
Prendete una libbra e mezzo di coscietto di vitello che non abbia grasso, tagliatelo a fette, battetele ben bene sottili più che si può, poi ci si dà mezza cottura nella padella con burro e sale voltandole d'ambo le parti; indi si prende mezzo cervello di manzo e quattro once frittura di manzo o maiale e poi si pesta ben bene nel mortaio, si mette in un tegame vi si mette un ovo, un poco formaggio, spezie, pepe, un grano di sale, qualche tartufo, si forma una polentina poi si distende su alle costelette dalla parte di sopra e finite di cuocerle e quando son cotte mettetevi un mezzo bicchiere di marsala o vino bianco fino poi fatele bollire un poco fino che sia sfumato il vino e non altro.
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Prendete una libbra e mezzo di coscietto di vitello che non abbia grasso, tagliatelo a fette, battetele ben bene sottili più che si può, poi ci si dà
Stemperate del caviale o merluzzo con una mollica di pane inzuppata nell'acqua, che sia piuttosto liquida, aggiungetevi pignoli, e con olio fino, fate nella padella la vostra frittata, e servitela ben calda piuttosto tenera. Questa si può variare, con spinacci, broccoli, cavoli fiori, indivia, ecc. ma che l'erba sia prima cotta, trinciata, e passata al fuoco con olio, sale e pepe in casseruola.
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, fate nella padella la vostra frittata, e servitela ben calda piuttosto tenera. Questa si può variare, con spinacci, broccoli, cavoli fiori, indivia, ecc
Si fa cuocere il brancino con acqua e vino bianco, uno o due bicchieri secondo la grossezza del pesce e con sedano carote un po'di cipolla ed erbe aromatiche. Dopo dieci minuti di bollitura lo si ritira un po'dal fuoco e lo si lascia raffreddare; indi si leva e si mette su di un piatto guarnendolo con funghi cavoli fiori ed altre verdure in aceto. Per fare la mayonnaire si usa il seguente metodo. Si prendono due rossi d'uovo, mettendovi un po'di sale, un cucchiaio di mostarda e sbattete bene con un cucchiaio di legno il tutto aggiungendovi a goccio a goccie un bicchierino d'olio d'ulivo e sbattendo sempre. Contemporaneamente non bisogna dimenticarsi di spremervi dentro di tanto in tanto il succo di un limone. Questo mayonnaise si può tanto versarla sopra il brancino quanto il servila a parte.
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sbattendo sempre. Contemporaneamente non bisogna dimenticarsi di spremervi dentro di tanto in tanto il succo di un limone. Questo mayonnaise si può tanto
Prendete una libra di farina e mezz'oncia di burro, due uova e se mettete solamente i rossi ne occorrono tre, mettete i rossi o le uova in una scodella con due cucchiai da tavola colmi di zucchero raffinato e si sbattano moltissimo poi vi si agginuge un poco di anice e si seguita a sbattere ancora indi si aggiungono alla farina e si impasta mettendovi tanto anice quanto è necessario per formare una pasta non troppo dura e si impasta fintanto che si può indi si tira una pasta sottilissima, si tagliano le frappe e si fanno friggere nello strutto bianco.
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si può indi si tira una pasta sottilissima, si tagliano le frappe e si fanno friggere nello strutto bianco.
Prendete mezza libra di zucchero dolce, una libra di farina, un'oncia di burro e due uova si impasta il tutto e si formano tanti pezzetti di pasta della grossezza di un marone (castagna) e col palmo della mano si arrotondano e poi si fanno scorrere sopra di un paglierino o grattugia come si fa nel formare i gnocchi di minestra, indi si friggono con sveltezza in molto strutto mettendone una ventina circa nella padella, piuttosto meno perchè non brucino. Fritti che siano si pongono in un piatto e si inzuccherano. Vi si può dare l'odore di vaniglia od anche grattugiarvi della corteccia di limone.
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brucino. Fritti che siano si pongono in un piatto e si inzuccherano. Vi si può dare l'odore di vaniglia od anche grattugiarvi della corteccia di limone.
Si fa la polenta nel brodo o latte si distende sul tagliere all'altezza di un dito si lascia raffreddare poi si tagliano tanti quadretti della larghezza di una mano, si mettono uno sopra l'altro con entro un pezzo di formaggio bianco di vacca o di pecora poi s'indorano, s'impanano e si friggono. Si mettono in un piatto fodero per fodero versandovi sopra un ragù fatto a piacimento mettendovi però quando è ben cotto una buona quantità di formaggio od in caso perchè divenga ben denso vi si può aggiungere un po'di farina e si versa ben caldo sui foderi delle chizze.
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od in caso perchè divenga ben denso vi si può aggiungere un po'di farina e si versa ben caldo sui foderi delle chizze.
Si prende un poco di burro, circa due once, si fa sciogliere in una piccola cazzeruola sopra il fuoco quando è sciolto vi si aggiunge un cucchiaio da tavola colmo di farina ed un poco di noce moscata, indi si mescola bene e nel mentre vi si aggiunge un mezzo bicchiere di latte seguitando sempre a mescolare e quando la colla si indurisce vi si aggiunge un altro mezzo bicchiere di latte mescolando sempre sino a tanto che sia divenuta una colla discretamente soda. Invece della noce moscata vi si può mettere del limone o acciughe. Si serve sotto il lesso, patate od altro.
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discretamente soda. Invece della noce moscata vi si può mettere del limone o acciughe. Si serve sotto il lesso, patate od altro.
Si può servirsi di qualunque frutto confettalo; si passano i confetti allo staccio, si fanno dimenare a piccolo fuoco, e ad ogni oncia e mezzo di confetti disseccati fate cuocere a la grande piume mezza libbra di zucchero, poi mettete in esso i confetti disseccati e mescolateli bene in sieme, poscia mettete la conserva nei modelli di carta, e quando sarà fredda tagliatela in tavolette, e serbatela al bisogno.
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Si può servirsi di qualunque frutto confettalo; si passano i confetti allo staccio, si fanno dimenare a piccolo fuoco, e ad ogni oncia e mezzo di